Il 15 febbraio 2019 è stato aperto il cantiere del Centro Paolo VI per la realizzazione della Casa della Carità di Lecco. Il primo passo condiviso tra la Parrocchia San Nicolò e la Caritas Ambrosiana per la ristrutturazione del Centro di Comunità nell’area ex Faini. Come noto la Caritas Ambrosiana si è resa disponibile a realizzare una casa della carità che intende promuovere una presenza insieme pastorale, culturale e sociale:
- Pastorale perché cerca di rendere visibile quello che sta a cuore alla Chiesa. Accanto al luogo di culto rappresentato dalla Basilica, al luogo della catechesi e dell’educazione rappresentato dall’Oratorio, si realizza una Casa della Carità come tabernacolo del povero accanto a quello dell’eucarestia e della Parola. Così come il Convegno Ecclesiale di Palermo del 1996 aveva raccomandato: “Nelle parrocchie più grandi è opportuno realizzare anche una struttura di servizio ai poveri che, aggiungendosi agli edifici destinati al culto e alla catechesi, sia segno della dimensione caritativa della pastorale”.
- Culturale perché favorirà l’incontro tra poveri, operatori volontari e non e la Comunità tutta affinché la misericordia diventi cultura. E la Comunità Cristiana possa vivere quell’unità tra Eucarestia e carità, fede e vita che il Convegno Farsi Prossimo del 1986 auspicava come l’ideale fondamentale cristiano.
- Sociale perché la Casa della Carità può contribuire al bene comune della Città e del territorio lecchese con la risposta concreta ai bisogni del territorio, integrando i servizi già esistenti in città, promossi dalle istituzioni pubbliche e private.
La Casa della Carità offrirà in modo più razionale e adeguato ai tempi, alcune attività caritative già presenti nella Parrocchia: il Centro di Ascolto Decanale, la Mensa dei Poveri (che passa da 35 a 80 posti), il Servizio Docce, il Guardaroba, dando infine una collocazione stabile al Rifugio Notturno (con 40 posti letto). E nuovi servizi come: un Emporio della Solidarietà, alcune camere per l’accoglienza notturna di persone senza dimora temporanea; tre appartamenti per famiglie con sfratto; un ambulatorio medico/odontoiatrico; ma anche luoghi di incontro e riflessione per proporre occasioni di formazione su temi della cura del povero, della prossimità, del volontariato, della giustizia e della pace che la Dottrina Sociale della Chiesa propone.
