Parrocchie e comunità pastorali della città di Lecco
DISPOSIZIONI PER LA CELEBRAZIONE DEI FUNERALI
Il senso cristiano della morte si manifesta alla luce del mistero pasquale della morte e della risurrezione di Cristo, nel quale riposa la nostra unica speranza. Il cristiano che muore in Cristo Gesù va in esilio dal corpo per abitare presso il Signore.
Il giorno della morte inaugura per il cristiano, al termine della sua vita sacramentale, il compimento della sua nuova nascita cominciata con il Battesimo, la «somiglianza» definitiva all’«immagine del Figlio» conferita dall’unzione dello Spirito Santo e la partecipazione al banchetto del Regno anticipato nell’Eucaristia.
La Chiesa che, come Madre, ha sostenuto il cristiano durante il suo pellegrinaggio terreno, con i riti funebri e la preghiera della comunità lo accompagna al termine del suo cammino per rimetterlo «nelle mani del Padre». Essa offre al Padre il fedele defunto e, nella speranza, consegna alla terra il seme del suo corpo che risusciterà nella gloria.
Il periodo di prova che stiamo vivendo rende ancora più doloroso il morire, per l’impossibilità – molto spesso – di sperimentare la consolazione e la vicinanza delle persone care.
Anche per chi piange la morte di un familiare, l’impossibilità di accogliere l’abbraccio dei parenti, degli amici e delle persone conosciute è causa di ulteriore sofferenza.
Per i credenti la mancanza del funerale nella forma della Messa pubblica in Chiesa con la presenza della comunità, del corteo al cimitero e dell’ultima benedizione al momento della sepoltura è ulteriore motivo di strazio.
In queste settimane i sacerdoti si sono resi comunque disponibili per celebrare il rito delle Esequie nella Liturgia della Parola direttamente al cimitero, rispettando le disposizioni sanitarie in vigore.
Ora Il DPCM “Fase2” del 26 aprile 2020 stabilisce che da lunedì 4 maggio “sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” (art. 1 c. 1 lett. i).
Alcune precisazioni sono state poi espresse dal Ministero dell’Interno con lettera indirizzata al Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana datata 30 aprile 2020. Lo stesso Segretario Generale della CEI con una nota del 30 aprile 2020 ha indicato alcune misure di prevenzione da adottare durante le celebrazioni.
La celebrazione delle Esequie potrà avvenire in luoghi adeguatamente ampi e preferendo, ove possibile, spazi all’aperto, secondo quanto previsto dalla normativa. Alla famiglia si lascia la facoltà di scegliere il rito (Liturgia della Parola o Messa).
I parroci della città di Lecco ritengono che in questi primi giorni di applicazione di queste normative la celebrazione delle Esequie nella forma prescelta sia possibile in sicurezza solo presso i cimiteri e nel momento immediatamente precedente la sepoltura (dell’urna con le ceneri o della bara con il corpo).
Data la conformazione dei nostri cimiteri (mancanza di posti a sedere per i fedeli, impossibilità di proteggere i partecipanti dal sole o dalla pioggia) si preferisce – pur lasciando l’ultima parola alla famiglia del defunto – la forma della celebrazione delle Esequie nella Liturgia della Parola. La celebrazione della Messa esequiale viene rimandata nel momento in cui cadrà ogni restrizione circa la partecipazione dei fedeli alle funzioni in Chiesa.
Le Imprese di Onoranze funebri lasceranno al dialogo tra la famiglia e il parroco competente gli accordi sul tipo di rito da celebrare.
Nel caso si opti per la Messa al cimitero, le Imprese di Onoranze funebri e l’apposito servizio dell’Amministrazione comunale collaboreranno con il sacerdote celebrante allestendo il luogo della Messa (apertura cappella, decoro del posto, allestimento altare) delegando invece al sacerdote tutto ciò che riguarda le suppellettili sacre (tovaglia, vasi sacri, libri liturgici, specie eucaristiche).
Essendo il cimitero luogo sotto la responsabilità diretta dell’Amministrazione comunale, si rimandano a questa Autorità i provvedimenti di natura sanitaria e le disposizioni relative al numero delle persone ammesse, al distanziamento sociale e ai mezzi di protezione personale.
Queste indicazioni, nelle rispettive competenze, sono state condivise con l’Amministrazione comunale della città di Lecco. Ringraziando per la collaborazione – in un periodo difficile per tutti, anche per i sacerdoti – il personale addetto dei cimiteri e delle Imprese di Onoranze funebri, nella speranza di esprimere il maggiore conforto umano e spirituale possibile alle persone che subiscono e soffrono la perdita di una persona cara, porgiamo i migliori saluti, rimanendo in attesa di nuove indicazioni dalle Autorità competenti.
2 maggio 2020
I parroci della città di Lecco