L’Anno Santo a Lecco

Cos’è il Giubileo?

Giubileo è il nome di un anno particolare. Getta le sue radici nella tradizione ebraica che prevedeva, ogni 50 anni, un anno di riposo della terra, di restituzione delle proprietà confiscate e di liberazione degli schiavi. Per segnalare l’inizio di questo anno, veniva suonato un corno di ariete chiamato yobel, da cui deriva il termine cristiano Giubileo.
Il tema scelto da papa Francesco per questo Anno Santo «Spes non confundit» – la speranza non delude – chiama tutti a camminare in questo tempo come Pellegrini di speranza.

Preghiera del Giubileo

Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato nel
tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità effusa nei nostri cuori
dallo Spirito Santo,
ridestino in noi, la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa dei cieli nuovi
e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli. Amen.

Papa Francesco

Il Santuario della Beata Vergine della Vittoria

Con un decreto arcivescovile firmato da monsignor Mario Delpini, sono state istituite le chiese giubilari che per tutta la durata dell’Anno santo saranno meta di pellegrinaggi nel territorio della Diocesi di Milano.

La chiesa giubilare per la nostra zona pastorale è il Santuario della Beata Vergine della Vittoria, dove i fedeli possono vivere un momento prezioso per rinnovare la propria fede e cercare la riconciliazione con Dio, anche attraverso gesti di devozione e carità.

Ognuna delle chiese giubilari è raggiungibile attraverso un cammino di pellegrinaggio o una via sacra già esistente. I pellegrini, singolarmente o in gruppi, secondo le indicazioni della Diocesi di Milano, una volta arrivati ne Santuario sono invitati a compiere cinque gesti per invocare il perdono giubilare: il segno della croce con l’acqua santa in ricordo del Battesimo, l’adorazione eucaristica, l’ascolto della Parola, la preghiera davanti al crocifisso e la scelta di un gesto di carità.

L'Indulgenza

Una cura particolare è dedicata al sacramento della Riconciliazione, che potrà essere celebrato in occasione del pellegrinaggio oppure in altra circostanza a scelta del fedele. È lo stesso Arcivescovo a chiederlo nella proposta pastorale 2024-2025, Basta. L’amore che salva e il male insopportabile: «I percorsi penitenziali e il sacramento della Riconciliazione sono risposta alla Parola del Signore che suscita la fede (…). Non si può ignorare che molti battezzati hanno abbandonato il sacramento della Riconciliazione. Durante l’anno giubilare è doveroso domandarsi perché. È anche il momento opportuno per offrire proposte per una più realistica e intelligente comprensione del sacramento e delle sue diverse forme».

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