Riparte il progetto “Oltre la scuola”

“Oltre la scuola” è attivo nella Comunità Madonna del Rosario, a Lecco, ormai da 15 anni. Infatti da tempo la Parrocchia San Nicolò si interroga su come rispondere al meglio ai bisogni rilevati nel territorio e su come promuovere al suo interno il senso di appartenenza ad una Comunità cristiana.

Focalizzandosi sulla fascia evolutiva, la prima agenzia interpellata è stata l’Oratorio. L’Oratorio San Luigi, da alcuni anni, offre un servizio di doposcuola per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie, sia italiani che stranieri. Ad oggi, tuttavia, ci si rende conto che è importante individuare nuove caratteristiche progettuali e organizzative per rispondere al meglio alle numerose richieste che provengono da un contesto sempre più multiculturale e che necessita di concreti passi verso l’integrazione. Il bisogno delle famiglie di supporto e sostegno nel percorso scolastico che stanno svolgendo coi propri figli, infatti, è sempre presente e continua a crescere. Si rileva, inoltre, come dato oggettivo la mancanza di strumenti culturali da parte dei genitori stranieri che si trovano così in difficoltà nel supportare i propri figli nello svolgimento quotidiano dei compiti scolastici. Il disagio su cui si cerca di intervenire, quindi, non è solo quello didattico, legato allo scarso profitto scolastico, ma spesso è anche e soprattutto di natura psicosociale.

Il servizio sarà rivolto ad un numero massimo di 40 famiglie del territorio inter-parrocchiale, per poter rispettare le normative e i limiti imposti dalla pandemia in corso. Si articolerà in 4 pomeriggi e verranno accolti i bambini/ragazzi segnalati direttamente dalla scuola, dai servizi sociali, ragazzi la cui situazione familiare richiede un punto di accoglienza certo e sicuro di carattere temporaneo. Il progetto sarà però aperto a tutti i ragazzi di questa fascia d’età (1^ elementare-3^ media). In particolare si favorirà la presenza di minori italiani e stranieri affinché si attui nel concreto un percorso di reciproca conoscenza e integrazione. 

All’interno del progetto sarà possibile individuare diverse azioni:

Sarà luogo dove si studia. L’attività principale sarà lo svolgimento dei compiti e dello studio, con l’aiuto e l’assistenza di un educatore qualificato coadiuvato da un gruppo di volontari (ex-insegnanti, genitori, studenti), e con la supervisione di una psicologa, coordinatrice del servizio.

Garanzia di continuità del lavoro svolto in classe saranno i colloqui periodici che l’educatore e il coordinatore svolgeranno con gli insegnanti, previo consenso della famiglia. La famiglia rimarrà in ogni caso il primo interlocutore della scuola, non dovrà delegare il servizio che si costituirà invece come punto d’appoggio per il ragazzo e la sua famiglia, ma non sua sostituzione. Si cercherà di costruire un’alleanza con la scuola, divenendo interlocutori riconosciuti e privilegiati al fine di collaborare nell’unico interesse del minore.

Sarà luogo di socializzazione. L’approccio didattico verrà inserito in un approccio educativo ad ampio respiro: l’attenzione sarà rivolta al singolo ragazzo, alla valorizzazione delle sue risorse e al loro potenziamento attraverso attività ludico-ricreative. Si valorizzerà l’individualità di ciascuno favorendone l’integrazione all’interno del gruppo. Punto di partenza per i laboratori sarà l’interesse dei ragazzi messo in relazione con l’analisi dei bisogni e delle possibilità da parte dell’equipe. Verrà sottolineata l’importanza del gioco: esso è un prezioso strumento educativo e favorisce la socializzazione. Oltre che al “fare” verrà dato valore al semplice “stare” insieme quale occasione preziosa di reciproca conoscenza.

Sarà luogo di continuità. L’educatore e alcuni volontari saranno impegnati nelle attività dell’oratorio estivo, favorendo l’inserimento dei bambini/ragazzi nel nuovo contesto: li accompagneranno nello svolgimento dei compiti delle vacanze estive e nelle diverse attività ludico- ricreative proposte.

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