Ha preso il via il Lecco Film Fest con un’ospite d’eccezione: Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici e dei Nastri d’Argento – il più antico dei premi italiani. La quinta è un’edizione nel segno della libertà, come da titolo “Signora libertà”, dalle famose parole della canzone di Fabrizio De André del 1981. E proprio di libertà si è parlato ieri nella giornata di inaugurazione, con la già citata Laura Delli Colli, Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio e mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.
«Mi domando se questo desiderio di libertà sia ancora presente nella nostra società ormai così narcotizzata. Noi vogliamo risvegliare il desiderio di farci delle domande», ha affermato mons,. Davide Milani. E Marco Campanari: «Questo è un festival in piena salute: dai tre giorni della prima edizione siamo arrivati ai sette di quest’anno, eravamo come una startup, oggi abbiamo una rilevanza nazionale e possiamo guardare al futuro con solidità ed esperienza».
A proposito di libertà Laura Delli Colli, in dialogo con Angela D’Arrigo, curatrice del festival, ha dichiarato: «Difficile vivere il senso della libertà anche nei rapporti di coppia, pensiamo ai femminicidi e a Giulia Cecchettin, vessata da trecento messaggi al giorno prima di essere uccisa. I femminicidi ci dicono che il vero problema è il possesso: dietro ogni morte c’è sempre la negazione della libertà».
Protagonista di questa edizione anche Alice Rohrwacher, alla quale è dedicata la retrospettiva del Lecco Film Fest, dal titolo “Introspettiva”. Proprio ieri infatti è stato proiettato il suo film Corpo Celeste. «È l’autrice più libera di tutti, imprendibile e fuori dagli schemi: siamo orgogliosi di averle dato il Nastro d’Argento come regista esordiente” ha detto Laura Delli Colli.
Sul palco di Piazza XX Settembre è poi salito l’attore Vinicio Marchioni che ha dialogato con Federico Pontiggia e ha presentato il suo libro Tre notti. «È il racconto di un’adolescenza che esplode. Un romanzo che prende spunto da un fatto autobiografico, dalla morte di mio padre, e poi ho cercato di ampliare questo tema» ha raccontato Vinicio Marchioni.
In serata è stato presentato Lo chiamavano Trinità di E. B. Clucher introdotto da mons. Davide Milani e Sergio Zingarelli, presidente di Rocca delle Macie.
Questo pomeriggio alle 15,30 sempre al Cinema Nuovo Aquilone per Introspettiva Rohrwacher la proiezione di Le meraviglie di Alice Rohrwacher, a seguire in Piazza XX Settembre alle 18,00 la cerimonia di consegna del Premio alla memoria di Plinio Agostoni, già presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, al regista Riccardo Milani per il film Un mondo a parte. Alle 19,00 Riccardo Milani, protagonista dell’ultima stagione cinematografica prima con il doc Io, noi e Gaber e poi con Un mondo a parte, il campione italiano del 2024, incontrerà il pubblico in Piazza XX settembre. Infine alle 21,00 in Piazza Garibaldi la proiezione di Io, noi e Gaber preceduta dall’incontro con il cantautore Gian Piero Alloisio, Claudio Buja, Universal Music Publishing Ricordi, e Riccardo Milani.