Mentre prosegue con successo l’evento espositivo “In grembo la speranza. Da Perugino a Giovanni Antonio di Giordano”, l’Associazione culturale Madonna del Rosario propone alcuni appuntamenti di approfondimento che ci accompagneranno nelle prossime settimane.
Primo appuntamento domenica 9 febbraio, alle ore 16:30, presso la Sala conferenze al primo piano al Palazzo delle Paure il concerto “L’età d’oro del liuto”. Protagonista sarà il musicista Leopoldo Saracino, che si esibirà con liuto e tiorba proponendo musiche di Joan Ambrosio (1450 ca. – 1508), Pietro Paulo Borrono (1490 ca. – 1563), Francesco Da Milano (1497 – 1543), Michelangelo Galilei (1575 – 1631), Alessandro Piccinini (1566 – 1638) e Giovanni Girolamo Kapsberger ((1580 – 1651).

Dopo aver compiuto i suoi studi musicali sotto la guida di Ruggero Chiesa al Conservatorio G.Verdi di Milano, dove si è diplomato in chitarra con il massimo dei voti, Leopoldo Saracino successivamente si è perfezionato con David Russell Oscar Ghiglia, Leo Brouwer e David Tanenbaum. È stato premiato in diversi concorsi internazionali. La sua attività concertistica, iniziata all’età di 14 anni, lo ha portato ad esibirsi in Italia, Svizzera, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Estonia, Lituania, Grecia, Canada e Germania. Ha collaborato con il Quartetto Borciani, con il Divertimento Ensemble e con l’Orchestra del Teatro alla Scala. Ha suonato il concerto per chitarra e orchestra di Bruno Bettinelli sotto la direzione di Daniele Gatti. Come solista ha effettuato la prima registrazione integrale dei 36 Capricci di Luigi Rinaldo Legnani. La costante ricerca delle prassi esecutive sugli strumenti storici lo ha portato ad alternare nei suoi concerti brani presentati attraverso strumento moderno ad esecuzioni di opere dei secoli XVII e XVIII su una chitarra a cinque cori (copia Stradivari) e su una Panormo del 1820 ca. Da alcuni anni suona inoltre la tiorba e come continuista si è esibito con diversi ensemble di musica antica e barocca. Recentemente per la Da Vinci ha pubblicato due Cd monografici dedicati alle opere per chitarra di Ferdinand Rebay. È titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio di Milano e presso la scuola “Antonio Guarnieri” Di Casatenovo.