L’associazione San Martino che accoglie studenti universitari nelle residenze di San Carlo al Porto in Malgrate, lo scorso sabato 13 settembre ha proposto ai ragazzi l’uscita artistica e culturale di inizio anno.
Racconta don Massimo Berera: “La sede prescelta è stata la cittadina di Treviglio, depositaria di tesori di arte e di fede che hanno saputo coinvolgere lo sguardo e l’animo dei ragazzi. Nostra guida d’eccezione è stata il professor Domenico Vescia, docente presso alcuni licei di Treviglio, che ci ha accompagnato dal punto di vista della fede nella conoscenza del Miracolo della Madonna delle lacrime, la quale con il suo pianto interruppe la guerra e l’ avanzata delle armate francesi del generale Lautrec in quel di Treviglio, destinata ormai al saccheggio e alla distruzione. Lo stesso professore ha poi condotto lo sguardo dei ragazzi ad ammirare le bellezze artistiche del santuario Beata Vergine delle lacrime attraverso i suoi affreschi, i suoi altari di gusto e stile differente, tutti di altissima qualità artistica.
La seconda proposta della visita trevigliese ha riguardato il polittico di Zenale e Butinone, visitabile gratuitamente, in un contesto assolutamente favorevole per l’immersione del visitatore e la conoscenza di questa opera d’arte cinquecentesca. La parrocchia ha predisposto uno spazio espositivo con una dotazione tecnologica tale per cui tutti i dettagli dell’opera posta frontalmente possono essere proiettati in tempo reale ed in ordine gigante intorno ai visitatori. A seconda di ciò che la guida vuole mostrare vengono in luce dettagli dell’opera non subito visibili, vengono favoriti i collegamenti interni, per guidare al senso generale dell’opera, cioè il richiamo alla salvezza di Cristo per tutti gli uomini, negli aspetti della sua bellezza, della sua carità e della sua bontà.
Al tempo del pranzo è seguita una nuova visita, questa volta della Basilica di Treviglio guidati dalla professoressa Lauria, che ha accompagnato il gruppo alla scoperta dell’antico e del nuovo di questo luogo di culto, tanto caro alla popolazione e carico di opere d’arte. In modo particolare si possono ammirare le affrescature di tipo scenografico, opera dei fratelli Galliari che particolarmente hanno lavorato in questa Basilica, le vetrate di Longaretti insieme ad opere sei e settecentesche.
L’accoglienza trevigliese non ha fatto mancare nulla nemmeno riguardo alla tavola. La bontà dei prodotti locali unita alla simpatia e all’accoglienza delle persone hanno coronato una visita già carica di meraviglia”.



