Circondati dalla Bellezza

Proposte di visita per scoprire un territorio ricco di storia, arte e spiritualità

Vicino al lago si erge imponente la Basilica di san Nicolò, luogo d’accoglienza per chi arriva in città. La Basilica, dedicata al patrono dei naviganti e dei pescatori, è da sempre un punto di riferimento per fedeli e visitatori alla ricerca di pace e bellezza. La sua facciata neoclassica racchiude una storia millenaria che ancora oggi è possibile leggere al suo interno: affreschi, sculture e decorazioni accompagnano lo sguardo, a ogni passo, nella scoperta della storia sacra e del territorio.

Il campanile della Basilica di San Nicolò a Lecco è uno dei più alti d’Europa e con i suoi 96 metri si erge maestoso sulla città. La sua elegante architettura crea un’atmosfera suggestiva e un’opportunità unica per scoprire la storia di questa affascinante struttura e ammirare Lecco dall’alto. Salendo i gradini, si può godere di una vista panoramica mozzafiato sul lago e sulle montagne circostanti.

Il museo ha sede nella canonica della chiesa parrocchiale di Chiuso e accoglie testimonianze della vita di don Serafino, della sua amicizia con Alessandro Manzoni e della venerazione successiva per questo sacerdote, beatificato nel 2011. La canonica è un autentico luogo manzoniano: qui è ambientato l’incontro tra l’Innominato e Federigo Borromeo, narrato nei Promessi Sposi. A pochi minuti di cammino è possibile raggiungere la duecentesca chiesa di S. Giovanni Battista detta del Beato Serafino che conserva preziosi affreschi del XV secolo, di scuola anonima con influenze di Foppa e Mantegna.

Ospitato all’interno di un suggestivo borgo, il convento di Pescarenico racconta una storia di semplicità e devozione. Noto anche come il Convento di Fra’ Cristoforo, è qui che Alessandro Manzoni ambientò alcune delle vicende de I promessi sposi. All’interno di una tipica architettura francescana sono custodite opere d’arte uniche come la pala d’altare di Giovan Battista Crespi e l’opera, fra le più singolari del Lecchese, composta da nove teche di vetro contenenti composizioni in cera policroma che rimandano alla cultura napoletana del tardo Seicento.

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