Giovedì 12 giugno, alle ore 21:00, proseguono i “Concerti di Santa Marta” con “In sono chordae”, concerto per violino con Antonio Mastalli e musiche di Bach, Ysaye, Kreisler.
Un viaggio nella ‘religiosità’ della musica contemplata in una scelta di capolavori per violino solista: nel silenzio, la dimensione pura delle quattro corde, senza accompagnamento alcuno, disegna una visione dell’arte come simbolo della perfezione del creato. Il programma ha inizio con la Partita n. 2 in re minore di Johann Sebastian Bach: monumentale connubio di virtuosismo tecnico, scrittura contrappuntistica ed espressività, la composizione si conclude con la celebre Ciaccona, costituita da un tema e trentadue variazioni nelle quali l’arte di Bach raggiunge una delle sue vette. Alle forme “barocche” si richiama, oltre un secolo dopo, la Sonata op. 27 n. 4 del compositore belga Eugène Ysaÿe, vissuto a cavallo fra XIX e XX secolo. Dedicata al grande virtuoso Fritz Kreisler, la sonata rappresenta l’omaggio di un compositore moderno alla tradizione antica. Proprio di Kreisler è il pezzo finale, intitolato “Recitativo e Scherzo-Caprice”: risalente al 1911, è una vera e propria sfida tecnica ai violinisti per il suo eccezionale impegno virtuostico non separato dalla ricchezza espressiva.
Antonio Mastalli è violinista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e dell’Orchestra Filarmonica della Scala. Ha studiato violino con Bianca Battistoni. Si è diplomato nel 1988 presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano ottenendo la votazione massima e la lode. In seguito si è perfezionato con i maestri Salvatore Accardo, Dora Schwarzberg, Tibor Varga, con il Trio di Trieste, Franco Gulli, Mariana Sirbu, Bruno Canino, Franco Rossi ed altri importanti musicisti. In duo con pianoforte, duo con organo, trio con pianoforte (Trio Paul Klee), quartetto d’archi (Quartetto Stauffer) e in altre formazioni cameristiche, ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero. Ha ottenuto premi in concorsi nazionali ed internazionali in duo e trio con pianoforte. Ha inciso per le case discografiche “Agorà”, “Arkadia” e per la rivista musicale “Amadeus”.
